ECONOMIA CIRCOLARE: COS'È E PERCHÉ SALVERÀ IL PIANETA

ECONOMIA CIRCOLARE: COS'È E PERCHÉ SALVERÀ IL PIANETA

L’industria della moda tradizionale è tra le più inquinanti del pianeta: genera circa 20 milioni di tonnellate di rifiuti ogni anno ed è responsabile di oltre il 10% dei gas serra. Il modello economico della moda tradizionale, infatti, è il fast fashion, dove l’abbigliamento diventa un bene da gettare dopo un breve utilizzo.  

La “moda veloce” ha un giro d’affari miliardario. Grazie alla globalizzazione, grandi e famosi marchi hanno potuto mantenere costi bassi, appaltando alcune fasi della loro filiera nei paesi dove non esistono leggi sulla manodopera e sulla protezione ambientale, causando effetti catastrofici sul nostro pianeta.  

“L'abbigliamento è diventato così economico che qualcuno ne deve pagare il prezzo “ Mongabay Kirsi Niinimäki

Noi di RE49 ci battiamo per una moda più consapevole, etica, sostenibile e circolare con il modello: recupera – ricicla – riutilizza.  Lottiamo per un cambiamento nel modo di intendere la vita di un prodotto: per RE49 un oggetto ha un inizio e mai una fine. Pensiamo in maniera circolare riducendo al minimo i rifiuti e rigenerando le risorse. Dobbiamo prevenire che un oggetto venga creato, utilizzato e poi distrutto. Nel nostro laboratorio artigianale trasformiamo oggetti apparentemente da buttare in calzature. Realizziamo le nostre scarpe con materiali di recupero, riciclati e riutilizzati, riducendo così gli sprechi e le emissioni.  

“Le risorse di domani devono essere attinte principalmente dai rifiuti di oggi, si potrà entrare così in una nuova fase dell’economia”  Saverio Scarpellino 

Ma cos’ è l’economia circolare?

L’economia circolare è un modello di produzione e consumo in grado di sfruttare i prodotti e le risorse naturali esistenti con l’obiettivo di estendere il ciclo di vita e ridurre i rifiuti derivati.  

È un sistema economico in grado di rigenerarsi da sé, pensato per dare una seconda vita ad un oggetto che ha terminato la sua funzione sul mercato. I materiali di questo oggetto, infatti, vengono recuperati, ripensati e reintrodotti nel ciclo economico.  

Adottare un modello di economia circolare porta enormi benefici all’ambiente: riduzione delle emissioni di gas serra; diminuzione dello spreco d’acqua e delle risorse primarie; aumento della produttività del territorio; riduzione delle fuoriuscite dei materiali inquinanti.  Anche l'Agenzia europea dell'ambiente (AEA) ha di recente pubblicato un nuovo rapporto intitolato “Progressi verso la prevenzione dei rifiuti in Europa: il caso della prevenzione dei rifiuti tessili.”  Da questo report emerge che i rifiuti tessili sono in rapida crescita e provocano un grande impatto ambientale. Secondo i dati presentati, un cittadino europeo medio genera circa 11 kg di rifiuti tessili all'anno.  Servono quindi misure di prevenzione: dobbiamo generare meno rifiuti e non soltanto imparare a gestirli!  La Direttiva sui rifiuti stabilisce l'obbligo giuridico per gli Stati membri di istituire la raccolta differenziata dei rifiuti tessili entro il 1° gennaio 2025, ponendo una nuova sfida ai partner SMART WASTE sostenendo così l'innovazione nella gestione dei rifiuti tessili nei loro territori.  

Questo conferma che la soluzione è il passaggio verso un’economia circolare e noi di RE49 crediamo che il mondo della moda debba diventare un trend setter non solo sulle passerelle, ma anche nella lotta al cambiamento climatico!  

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